Di
recente il buffo Sarkosy e la rubiconda Merkel sembrano i salvatori
delle patrie altrui, e non passa giorno senza che non si convochino a
vicenda per tragicomici siparietti in duetto, che a me pare ricordare
tanto il mitico duo Stanlio e Ollio. Ma come si permettono questi due
altezzosi personaggi di predicare a tutti il giusto modus operandi,
senza contare i sorrisetti da ebete del primo e i gridolini di
piacere della seconda, e poi non paghi si ergono pure a maestri nel
giudicare il modus vivendi italico. Delle sceneggiate dei due
compagni di merende non m’importa nulla, ma alcune cosette gradirei
dire a queste due inutili creature. In primis, già dimenticano che
la Germania e la Francia nel corso di tutta la loro miseranda
esistenza, si sono fatte più guerre che tutto il resto del pianeta,
e secondo me prima o poi si riazzufferanno di nuovo, ma noi questa
volta ce ne staremo a guardare sghignazzando allegramente nel vederli
azzannarsi. E poi non ho ancora capito bene il perché Germania e
Francia si autodefiniscono grandi potenze, perché leggendo i libri
di storia pare che di recente le hanno sempre buscate sonoramente da
tutti e in ogni occasione. Migliaia di anni or sono, nella penisola
italiana si costruivano e affrescavano stupendi palazzi multi piano,
si erigevano immense arene in grado di ospitare comodamente sedute
molte decine di migliaia di persone, ci si incontrava nei tanti fori
marmorei a dibattere di scienza, filosofia, astronomia e altro, e poi
si andava alle terme per un bagno caldo oppure una sauna, doccia,
massaggio e tutte quelle cose che ancora oggi giorno si fanno nei
resort di lusso. Poeti, filosofi e uomini di medicina erano sparsi
ovunque in Italia, e la popolazione era in gran numero alfabetizzata
e maneggiava del denaro metallico per le compravendite di beni. In
ogni angolo dell’impero romano durato mille anni, c’erano città
fortificate, tribunali, atenei, mercati, arene e altro proprio della
civiltà avanzata, e poi come non ricordare l’immenso reticolo
stradale lastricato, che ovunque si andasse esso portava sempre a
Roma. All'opposto nello stesso periodo nelle regioni attualmente
occupate da Germania e Francia, chi ci abitava, e come vivevano le
popolazioni autoctone? In quel tempo erano padroni incontrastati dei
pelosi primati scesi da poco dalle piante, che vestivano ancora di
pelli animali abbattute con le loro primitive lance e finiti poi a
bastonate. Erano perlopiù analfabeti e si esprimevano gesticolando,
ruttando e ululando guaiti primordiali. Non avevano denaro, e
barattavano sassi e foglie per scambiarsi le loro povere masserizie.
Arrancavano in lande paludose e malsane, bivaccando qua e la in
misere capanne fatte di fango e sterco, perché nelle loro grotte
ormai ridotte a necropoli a cielo aperto, il tanfo era troppo anche
per loro stessi. Anche se emanavano odori nauseanti, si lavavano a
volte quando pioveva, non esistevano strade ma solo sentieri
accidentati. Per procreare solo il capo branco poteva scegliere la
femmina, e questa scelta era fatta a colpi di clava. E oggi, questi
due straordinari comici franco-tedeschi, si permettono di deridere gli italiani!