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13 aprile 2016

Tassa di sbarco a Monte Isola



E' oramai risaputo in tutte le terre emerse, che dal 1 giugno 2015 per sbarcare sull'isoletta di pescatori lacustre di Monte Isola, bisogna versare il pizzo alla locale amministrazione comunale. All'epoca dei fatti non mi pareva interessante scrivere sull'argomento, perchè avevo ritenuto erroneamente che tale obolo sarebbe stato una tantum per l'anno domini 2015. Invece a quanto emerge, tale vessazione entrerà tranquillamente nel catalogo delle centinaia di altre strane imposizioni che il popolino ignorante italiano è obbligare a pagare. A meno che non si sbarchi a Monte Isola privatamente oppure a nuoto, chi si serve dei mezzi pubblici per raggiungere l'isolotto deve pagare un euro direttamente sui battelli in transito tra la terraferma e i porti d'attracco, e già questo distinguo la dice tutta sullo strano modus operandi locale. Prendendo come scusa il mantenimento del territorio locale e la conservazione di non meglio precisati sentieri, qualche sagace amministratore ha pensato bene di taglieggiare le centinaia di migliaia di turisti che ogni anno danno de facto da mangiare a tutta la popolazione locale. Nel solo anno 2015 sono stati ben 250.000 gli euro razzolati dai locali amministratori, ma a parte cambiare il sacchetto di plastica nei porta rifiuti niente è stato fatto. L'amministrazione locale aveva bofonchiato che già in altre isole italiane esiste la tassa di sbarco, ma come dei somarelli parlamentari avevano dimenticato che Monte Isola è la sola isola lacustre che impone la tassa. Giusto tra poco tempo entrerà in scena pure la mitizzata opera del ponte di Christo, con il conseguente straordinario afflusso di turisti verso le sponde isolane, quindi chi può dirlo quanto entrerà nei forzieri pirateschi di Monte Isola. Di recente, non ricordo nemmeno dove, avevo letto le giustificazioni del borgomastro isolano a riguardo dei 250.000 euro racimolati nell'anno 2015. Orbene, il sant'uomo pontificava che ben 97.000 euro erano stati spesi o destinati per non meglio precisate migliorie e altre attività per l'accoglienza turistica. BRAVO! Ma gli altri 153.000 euro che fine hanno fatto? Ho chiesto un po in giro, compreso agli ultimi druidi camuni a Cevo, ma nessuno mi sa spiegare questa particolare conta dei quattrini. Di recente il patetico Renzi aveva sbandierato che finalmente i lavori sulla Salerno – Reggio Calabria quest'anno saranno ultimati grazie allo stanziamento di nuovi fondi, e vuoi vedere che i denari d'avanzo dello scoglio orobico sono serviti a finanziare l'opera borbonica? Come diceva il vecchio e saggio principe: “ E' la somma che fa il totale., ma a quanto pare questo adagio è sconosciuto da certi personaggi. A Monte Isola ci vado poco e sempre mal volentieri, perchè a parte la straordinaria peculiarità naturale, lo scoglio ha ben poco da offrire al viandante. Sull'isoletta è già una fortuna se non si viene investiti da motorette e affini che scorrazzano a tutta velocità, perchè evidentemente gli indigeni si ritengono in diritto di fare tutto ciò che gli garba compreso il molestare chi porta denari. Le aree di sosta sono poche, e dato la congestione turistica il più delle volte i turisti si cibano alla moda bovina. A parte le poche solite piacevoli sorprese, ristorarsi nel localini fai da te sull'isola è sempre un avventura da narrare nelle serate conviviali al proprio villaggio. Di norma chi si cimenta a raggiungere lo scoglio isolano, è mosso dal desiderio di compiere il periplo dell'isola, perchè d'altro non si può fare a parte salire la ripidissima via fino al santuario della Ceriola che dall'alto domina tutto e tutti. Per i più fannulloni vi è un servizio di piccoli autobus che compie il giro dell'isola compresa la salita al santuario, ma consiglio a chi lo voglia provare di munirsi di un casco da motociclista perchè lo sballottamento è piacevolmente vintage. Uno dei ricordi più tragici della mia infanzia mi riporta alle fantozziane gite a pasquetta su Monte Isola, dove a bordo di sgangherate pilotine raggiungevo lo scoglio in compagnia di tutto il mio urlante e indisciplinato casato, e di solito il pescatore si rifiutava il viaggio di ritorno obbligando il pater familias a chiedere umilmente ad altri isolani il gravoso compito di rispedirci in modo coatto sulla costa. Ho ben poco da dire su Monte Isola, perchè se i soliti maneggioni non avessero estrapolato di far cassa con il pizzo in vigore nei mesi estivi, questo pezzo dell'ameno territorio bresciano da anni l'ho lasciato tranquillamente all'oblio, e firmerei senza pensarci una petizione per regalarlo ai pittoreschi bergamaschi, che tra l'altro da secoli si arroventano il cervelletto perchè lo scoglio è guelfo e non ghibellino. Per concludere rendo noto che sono esenti dal pizzo quantificato per ora in euro 1,00 (UNO/00): residenti, proprietari di seconde case, lavoratori pendolari, studenti, minori di anni 14, disabili ed eventuale accompagnatore. Per fruire dell'esenzione bisogna rendere noto all'ufficiale marittimo preposto tale diritto, esibendo documenti d'identità, visure catastali, referti INPS, attestazione di lavorante emessa dal datore di lavoro sullo scoglio, attestazione comunale attestante lo status di lavoratore autonomo in loco, tessere scolastiche e universitarie recanti gli estremi degli atenei posti su Monte Isola. Resta ancora di difficile interpretazione il pagamento del pizzo per gli animali al seguito dei pii pellegrini, perchè se è fatto obbligo far pagare il pedaggio anche agli animali, si evince che pure la tassa di sbarco andrebbe versata, e difatti tale attorcigliamento è oggetto di studio di eminenti esegeti. Buona fortuna.