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21 marzo 2019

Reddito di cittadinanza




















In principio fu il REI (reddito di inclusione), poi evolvendosi in forma anomala divenne il RdC (reddito di cittadinanza) e la PdC (pensione di cittadinanza). Come per la razza umana, l'evoluzione non ha portato benefici anche alle forme di contrasto alla povertà partorite da vari governi italiani. Il REI era veramente un valido sostegno per i meno abbienti, e sarebbe stato sufficiente darlo a tutti gli aventi diritto, ma essendo gli stessi nella maggioranza italiani, gli assistenti sociali comunali delegati alle domande, queste inutili figure hanno pensato bene di non far niente, a parte coccolare i richiedenti provenienti da altri paralleli. Per emergere dall'anonimato e guadagnare consensi elettorali, gli adepti della banda dei cinque stelle, hanno estrapolato il RdC e la PdC in sostituzione del REI. Con il RdC, oltre che alla paghetta, si promette a milioni di disoccupati di trovare finalmente un lavoro, che da anni le agenzie del lavoro non sono in grado di trovare, ma ora come per magia tutti troveranno lavoro. Già cosi si capisce dove andremo a finire, ma il risultato tangibile deriva dal fatto che la banda è diventata il primo partito in Italia. Nonostante la palese ignoranza accademica degli attuali governanti italiani, pure queste creature con due soli neuroni, facendo due conti hanno capito che mancano i fondi per tutti gli aventi diritto al RdC e alla PdC. Quindi che fare? Idea! Mettere paletti e condizioni in modo da ridurre la platea dei richiedenti i due sussidi, e la solita vile manina li ha pure modificati in corso d'opera. Si è arrivati al paradosso di negare il RdC a chi prima aveva ottenuto il REI... Se si parte dal fatto che gli aventi diritto al REI erano più poveri degli attuali poveri beneficiari del RdC, si evince chiaramente che qualcosa non torna! Non mi dilungo a elencare tutti i requisiti per ottenere i due nuovi sussidi assistenziali, perché ancora tutto può accadere e chi può dire come andrà a finire. Per l'ipotetico trovare un lavoro che non c'è a milioni di disoccupati, non trovo niente di sensato per commentare con la mia proverbiale educazione. Ai milioni di beneficiari dei RdC/PdC restati fuori dalla giostra a seguito delle giravolte dei cinque ascelle, bisogna aggiungerne altri milioni, che continueranno a lavorare come sempre in forma non regolare, perché temo che nessuna persona sana di mente possa credere alla promessa di un lavoro in regola e pure a tempo indeterminato. Ma il tragicomico, deriva dal fatto che gli esclusi saranno nella maggior parte quelle persone che hanno votato i cinque padelle per ottenere il RdC in primis. E adesso vedremo chi si immolerà per andare da quelle parti a spiegare, che purtroppo di denari per ora non se ne parla. Già mi diverto immaginando il teatrino, ma putroppo ai giorni nostri non è più possibile assestare a certi esseri una terapeutica bastonatura e un bicchierino di quello buono. Per la PdC preferisco non dire assolutamente nulla che è meglio. Siamo passati dal giullare toscano al somarello campano! In tutto questo pasticcio all'italiana con un governo contrattuale tra due entità politiche completamente diverse, mi chiedo cosa spinge il buon Matteo da Milano a sopportare tutto ciò? Orbene, rilevando che da sempre i governanti italiani si prendono gioco del popolo, non ho nulla in contrario se i RdC/PdC saranno concessi anche a persone che in questi mesi hanno lavorato duramente per ottenerne i requisiti, e tutti questi furfanti hanno pure la mia più sincera benedizione. Amen!