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2 maggio 2011

Rudiano in festa














Domenica 1 maggio 2011 a Rudiano, nella guelfa provincia bresciana, si è svolta la sagra inerente alle arti e mestieri, in cui tutto il villaggio è tornato nel beato ottocento, e devo sinceramente ammettere che è stata una manifestazione veramente eccellente. Il centro storico si è trasformato come per incanto in un museo a cielo aperto, ogni angolo e via erano occupati da figuranti in abiti storici che svolgevano i più disparati mestieri, e acquistando ovunque per la minima cifra di due euro un blocchetto con sette tagliandi, si potevano fare altrettante degustazioni di prodotti tipici negli appositi punti ristoro a tema, e in ognuna di queste sette tappe culinarie ho potuto assaggiare generose dosi di squisiti alimenti serviti da gentilissimi e gioviali rudianesi. C’erano inoltre nella piazza centrale molti vecchi trattori e attrezzi contadini d’epoca, sparsi nel villaggio c’erano dei vasai all’opera, unitamente ai cuoiai, al falegname, al pastaio, all’intarsiatore nel legno, e dei simpatici musici percorrevano lentamente le vie allietando la folla plaudente, e ancora tanto altro. Insomma uno spettacolo degno di platee molto più rinomate, e Rudiano merita senz'altro di essere annoverato nell’albo delle feste più riuscite in ambito internazionale, e vedrò di intercedere personalmente con chi di dovere. Un capitolo a parte devo farlo per il vecchio mulino perfettamente funzionante, ove i due proprietari, mugnai per passione, macinavano al momento diversi tipi di farina. C’era pure nella attigua seriola una dimostrazione di pesca, e poi una tipica e chiassosa osteria paesana stracolma di gente che cantava allegramente in compagnia, poi dei pony per il sereno divertimento dei più piccini, e tante altre attrazioni. Oltre che far cibare gli ospiti con pane e salame nostrano, i due instancabili mugnai verso sera hanno messo sul fuoco un grandissimo paiolo di polenta taragna, per poi metterlo a disposizione dei più golosi e insaziabili. La differenza sostanziale tra tutte le feste che il mio ufficio mi ha assegnato di monitorare l’anno scorso in terra orobica, e questa a Rudiano, è subito detta. A Rudiano si è badato di più all'accoglienza degli ospiti e al rispetto della loro serenità, nella bergamasca in ogni festa o sagra è sempre presente dell’assordante e inutile pseudo musica, e tutto è fatto solo per guadagnare denari, inoltre la folla a Rudiano assaggiava beatamente il cibo chiacchierando amabilmente, nella bergamasca all'opposto si gozzoviglia ciarlatanando a iosa. Nel corso della mia tormentata esistenza, ho partecipato a tantissime feste popolari e riti tribali propiziatori in ogni angolo del pianeta, e in special modo nella terra del mio clan d’origine, e solo a Rudiano ho respirato un’aria tipicamente di casa mia, cosa che mi ha emozionato parecchio, e ce ne vuole per emozionarmi. Avrei da scrivere per ore decantando le lodi di accoglienza della brava gente di Rudiano, ma preferisco tacere ricordando con affetto tutti loro, oltre che ringraziare per la splendida giornata che ho passato nel loro bel villaggio. Come scrivevo poc'anzi, non volevo più saperne di sagre e feste popolari pagane varie, perché l’argomento non m’interessa minimamente, ma toccando con mano che la popolazione di Rudiano è meritevole di segnalazione, ho postato queste poche righe sul blog a imperitura memoria del loro giusto modus vivendi. Bravi.