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21 marzo 2015

I masai di Chiuduno





Da quando sono esente da vincoli lavorativi, mi piace alloggiare un po ovunque, e difatti di recente ho preso temporaneamente domicilio anonimo da amici in quel di Chiuduno, ameno paese della val calepio, e giorno dopo giorno mi appassiono alle usanze e riti di questo pacifico popolo, e condivido con loro pure gioie e dolori. Mi piace andare al mercatino il venerdì. Mi piace passeggiare sul green della Rossera. Mi piace sentire i racconti degli anziani sulle panchine ombreggiate in piazza. Mi piace darmi da fare per il sociale, anche se qui avrei molto da dire, ma preferisco farlo con comodo più avanti con il tempo. Non mi piace come al solito il centro fiera di Chiuduno, e in particolare modo odio chi si approfitta della bontà altrui. Dopo una latitanza lungo giusto un anno, puntuali come le zanzare ritornano per il raccolto in quel di Chiuduno i nomadi masai. E' oramai di dominio pubblico che il villaggio di Chiuduno è terra masai d'adozione, tant'è che nell'anno di grazia 2012, la principessa masai Susan Simayai è convolata a nozze con il Re del festival lo spirito del pianeta. La pittoresca cerimonia masai, si era svolta nel palazzo comunale, e il giovane sindaco Stefano Locatelli aveva solennemente officiato il rito civile impartendo la sua benedizione ai due giovani sposini. Questa abilissima mossa di marketing, ha legato indissolubilmente il festival canterino con il paese di Chiuduno, anche se non mi pare che il consenso popolare raggiunga il ventesimo della popolazione. Nessuno vede mai questi masai a Chiuduno, ma casualmente a pochi giorni dall'inizio della rassegna musicale con la conseguente messe di denari, si notano movimenti sospetti di carovane alle frontiere del villaggio. Questi masai chiudunesi si mettono in mostra ovunque durante l'anno, tant'è che pure Papa Francesco ha avuto l'onore di conoscerli e di scambiare due battute con loro sicuramente in bergamasco antico. Sui giornali e in televisione i masai di Chiuduno si presentano come chiudunesi d'adozione, ma ribadisco che la loro presenza in Chiuduno è fortunatamente limitata al durare dell'adunata oceanica dello spirito del pianeta e popoli in via di estinzione. Forse casualmente durante l'anno qualche rappresentante italiano dei masai chiudunesi si fa vivo nel paese, ma se ciò fosse accaduto sicuramente il fine ultimo è di origine commerciale. Per dare visibilità a Chiuduno, all'epoca delle nozze masai, a mio parere il sindaco Locatelli aveva fatto benissimo a benedire l'unione dei due rampolli, ma ora mi pare giusto che questa storia dei masai chiudunesi abbia una fine. Ma chi li conosce questi uomini piumati? Ma chi vede durante tutto l'arco dell'anno questi personaggi? Ma quanto ancora dovrà durare questa unione culturale coatta? Ma perchè i masai hanno scelto proprio Chiuduno come loro oasi di rifornimento economico? Esiste qualche recondito legame genetico che lega popoli lontani migliaia di miglia? A parte racimolare centinaia di migliaia di euro in pochi giorni, questa associazione non porta nulla al paese di Chiuduno, e non mi si venga a dire che pagano l'affitto, perchè lo pagano tutti, compresi i commercianti di uccelli e tra l'altro senza creare disagi alla popolazione. Sul festival dello spirito del pianeta non dico nulla, perchè sarebbe enciclopedico il mio intervento, ma sui masai di Chiuduno sono breve perchè non c'è nulla di serio da dire a riguardo. Nell'edizione del 2014, ho avuto casualmente il privilegio di respirare accanto alla principessa masai, ed è stato culturalmente appagante vederla sgambettare in antichi costumi tribali, vale a dire tacchi a spillo, mini gonna, calze velate nere, corsetto con balconcino fiorito, e forse ora capisco il perchè da quelle parti si procrea molto di più che non da noi poveracci sempre vestiti d'ufficio. I masai di Chiuduno non esistono, come del resto non esistono i chiudunesi della Tanzania o del Kenia. Se l'hanno fatto i masai, magari tra poco esisteranno i rom di Chiuduno, i boeri di Chiuduno, gli zeloti di Chiuduno, e via dicendo con tutte le etnie in cerca di denari freschi esentasse. Tra poco non vorrei mai che la soluzione per liberarsi di tutti questi strani personaggi, fosse l'abbattimento immediato del centro fiera, perché fortunatamente ogni tanto va in scena anche qualche manifestazione vivibile e di alto spessore intellettivo.


Postilla aggiunta
A seguito di questo abile colpo di mano masai sul villaggio di Chiuduno, gli isolani di Rapa Nui hanno reagito! Proprio nel bel mezzo del parco verde in essere nel centro fiera, eletto dai masai loro luogo sacro, i bellicosi cileni di Rapa Nui hanno edificato un moai, eleggendo il sito a loro dimora fino alla fine dei tempi. Ora sul villaggio rupestre di Chiuduno andrà in scena una guerra tra tribù? Da voci incontrollate pare che manipoli da ambo le parti si starebbero già fronteggiando, e per ora fortunatamente le schermaglie avvengono solo per latrati intimidatori e danze rituali. Vedremo come andrà a finire!