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12 luglio 2015

Milano - EXPO 2015




















E' oramai risaputo in tutte le terre emerse che sono esente da vincoli di lavoro o altro, quindi di conseguensa sono oggetto di ogni tipo di inviti, anche se nel più delle volte sarebbe meglio che me la defilassi ignobilmente oltre le colonne d'Ercole. Proprio di recente, una pia associazione accademica mi ha omaggiato di una tessera nominale Season Pass per accedere in modo illimitato a EXPO 2015. Maledetti!! Con la scusa dell'ingresso gratuito, a tutt'oggi ho già visionato una decina di volte EXPO, e benchè mi prometta di non andarci più, inevitabilmente ricasco nell'accedere nuovamente a questa manifestazione, anche se il motivo va ricercato esclusivamente per rendere più aggiornati i miei studi antropologici. EXPO 2015 in scena a Milano, è una delle manifestazioni più inutili e grottesche che ho visionato personalmente. Tutto a EXPO è in fin dei conti ridicolo, perchè di tutti i tanto decantati padiglioni fieristici, forse solo un paio sono accettabili. Le distanze sono da maratona a EXPO, anche se questo particolare onestamente è l'ideale per un popolo di obesi che arranca stancamente in ogni dove. Il famoso decumano è un lungo viale semi coperto in cui si affacciano lateralmente i vari padiglioni e altro. Questo viale è di ottima fattura architettonica, e forse è l'unica cosa pregevole di tutto il disastro ambientale perpetrato per edificare questa inutile manifestazione. I padiglioni espositivi visti all'esterno sono di eccellente realizzazione, mentre poi una volta all'interno si rivelano di una tale miseria da tracimare nel tragicomico. A prescindere le code indecorose per accedere ai padiglioni, una volta entrati si ci ritrova di fronte al nulla, sempre beninteso che il nulla è a volte meglio di qualche masserizia messa a dimora come sacra reliquia da venerare. Nonostante questo sfacelo espositivo, ho notato che migliaia di persone escono entusiaste da EXPO, come se avessero visto chissà che cosa ritenendo di essere parte di un evento da tramandare ai posteri. E' risaputo che le menti più claudicanti si eccitano con poco, ma a EXPO ritengo che si è battuto ogni record a riguardo dell'evoluzione della specie estrapolata da quel peloso essere di nome Darwin. Fosse vissuto ai giorni nostri, il barbuto e avvinazzato Darwin avrebbe avuto dei seri dubbi nello scribacchiare la sua strampalata tesi dell'evoluzione umana, e difatti ha dovuto trovare riparo dalle tartarughe delle Galapagos per emanare le sue comiche eresie. EXPO 2015 in quel di Milano, è la trovata commerciale più azzeccata che solo delle menti perverse avrebbero potuto mettere in scena. L'unica cosa veramente meritevole da vedere è l'albero della vita, ma temo sia un po poco per trasformare un'inutile manifestazione in un evento culturale di cui l'eco avrebbe dovuto riecheggiare imperiosamente per tutta la via Lattea. In questo post sono insolitamente breve, ma proprio non mi viene niente di serio da scrivere a riguardo di EXPO 2015. Non è mia abitudine dare consigli come un oracolo, ma mi si consenta una sortita una tantum: NON ANDATE A EXPO 2015, perché è una truffa al di la di ogni immaginazione.