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5 aprile 2015

TripAdvisor




 A chi giova TripAdvisor? Perché esiste Tripadvisor? Veramente TripAdvisor può influenzare negativamente anche in modo irreparabile il destino di una attività commerciale irreprensibile? Personalmente non ho mai dato la ben che minima credibilità a TripAdvisor. Ritengo questo portale solo uno spazio dove anche le menti più sole e disperate possono dire la propria inutile parola, e purtroppo a farne le spese sono a volte attività commerciali che non hanno niente di cui vergognarsi. Eppure al contrario, emerge che una moltitudine incredibile di persone, fa di Tripadvisor il proprio indiscutibile punto di riferimento. Certi personaggi si rivolgono a questo sito prima di scegliere un albergo, un ristorante, una discoteca o altro, e pare che i più integralisti qui si rivolgono per decidere in quale fiume battezzare la propria progenie. TripAdvisor è stata fondata nel lontano anno domini 2000, e dopo varie peripezie è finita nel carniere di non meglio precisate entità d'investimenti e altro. Ho letto attentamente le peculiarità che TripAdvisor ritiene il proprio punto di forza e credibilità, e ancora di più mi chiedo se veramente quasi un milione di anni di evoluzione della nostra specie abbiamo portato a tanta ignoranza. Evidentemente il barbuto Darwin ha fatto un po di confusione nello scribacchiare la sua strampalata tesi. Da quanto sostenuto dai responsabili, le recensioni sono filtrate attentamente, e ogni sotterfugio è subito mascherato, ma in caratteri molto piccoli si avverte che TripAdvisor non è responsabile perchè le scritture sono opera di altri. Molto comoda cosi la faccenda, perchè è come sganciare una bomba su di un villaggio e poi dare la colpa ai costruttori di bombe. Solo i destinatari delle recensioni sono obbligati a registrarsi in modo formale se vogliono dire la loro versione, mentre ai recensori viene chiesto di registrarsi anche in modo totalmente anonimo, e ritengo che un buon 97 % degli scribacchini lo faccia in quest'ultima più comoda possibilità, e il restante 3% è composto in prevalenza da persone ospiti in qualche casa di cura. Il modus operandi di TripAdvisor è uguale in tutto e per tutto a quelle scellerate cosche che si proclamano agenzie di rating, e come tale andrebbe bastonata con una sanzione in grado di fargli passare la voglia di distruggere anni di duro lavoro di migliaia di brave persone. Prima di scrivere questo breve post, ho aperto un mio account TripAdvisor, account regolarmente fasullo e con credenziali assolutamente inverosimili, ma a quanto pare certi personaggi ritengono che sul pianeta Terra esistono anche persone con dei protocolli personali particolari. Orbene, in pochi mesi ho inserito una moltitudine di recensioni senza mai frequentare le strutture oggetto della mia pia visita, e solo per questioni morali le mie recensioni sono state benevole e sempre positive. Solo in una volta ho scritto una recensione buona nei confronti di un locale massacrato dagli altri utenti, e subito ho ricevuto messaggi di spiegazioni sul perché della mia fortuna, ma quando ho risposto che avrei accettato ben volentieri un invito a mensa in quel locale, nessuno si è più fatto avanti. Ho raggiunto in poco tempo il rango di recensore super, e di continuo TripAdvisor mi lusinga con mielosi messaggi d'incoraggiamento, perché secondo i loro dati i miei contributi sono stati letti da 180.410 persone, mentre secondo la questura sarebbero state 2003. TripAdvisor blatera di continuo che il loro duro lavoro è al di sopra di ogni benché minima costrizione o ricompensa, e di tutte le estrapolazioni contenute in questo sito, quest'ultima è la più grottesca e ridicola. Viviamo da sempre con l'eterna ricerca di denari o altro per tirare a campare, e questi personaggi mi vengono a raccontare che non hanno mai preso oboli o regalini da nessuno. Se crediamo che non esistono gli alieni, possiamo anche credere a tali dichiarazioni, fatte tra l'altro da personaggi a cui non darei neanche credito se giurassero che la Terra è rotonda. A chiunque è capitato di vedersi rovinata una serata a mensa o altro, ma sicuramente il vile anonimato recensorio non è il metodo adatto per ottenere soddisfazione. Forse un giorno per partecipare a forum o altro sul web, esisterà l'obbligo di registrarsi tramite credenziali indiscutibili, ma ritengo che se fatto legge, questo metodo segnerà la fine di tutto il trambusto sui forum, perché è risaputo che il latrato più infimo è più di moda che non il sussurro più nobile. Finché esisteranno portali dalla misera caratura intellettiva come TripAdvisor, la situazione non può che peggiorare, perché viviamo in un epoca dopo la millanteria e voglia di denigrare sono parte integrante della nostra agonizzante civiltà.