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9 dicembre 2012

Primarie e ballottaggio del centro sinistra








Ultimamente ho cose più importanti da fare che non assistere al degradante teatrino politico italico, ma sulle cosiddette primarie e relativo ballottaggio dei seguaci leninisti voglio dire la mia. Non m’interessa un tubo di quello che combinano gli amanti della mortadella, ma vorrei proprio sapere che fine hanno fatto tutti quei milioni di euro razzolati tra i militanti con lo straordinario obolo imposto per non meglio precisate spese organizzative. E’ da sempre risaputo che a sinistra sono tutti appassionatamente volontari. Che tutti i militanti danno spontaneamente masserizie e altro per organizzare i gozzovigli di massa tipici della fauna da birra e salsiccia. Sempre i comici tribuni schiamazzano alle adunate oceaniche che il popolo deve essere sollevato dal lavoro, tasse e ogni altra spesa superflua, a eccezione s’intendono le sigarette e il vino in fiasca. Bene, premesso questo, mi chiedo con che coraggio e faccia tosta si chiede ai poveri votanti di pagare minimo due euro per scegliere il candidato premier del centro sinistra? Se mai mi chiedessero di dare il mio parere, esigerei che i richiedenti mi pagassero, perché è ridicolo pagare per scegliere chi non farà nulla di buono per un lustro per la modica cifra di sedici mila euro al mese, e questo solo per i miserandi plebei dell’emiciclo, perché ai notabili daremo con le nostre fatiche quotidiane molto di più. Pagare per scegliere il nome di chi ci raggirerà per anni, è straordinariamente tipico dell’italiano medio con intelletto pari a zero, ma forse con l’avvicinarsi del fatidico 21 dicembre 2012, la benevola cometa annunciata dai maya piomberà sulla nostra penisola p8onendo finalmente fine a tutto. Amen!