Ultimamente
ho cose più importanti da fare che non assistere al degradante
teatrino politico italico, ma sulle cosiddette primarie e relativo
ballottaggio dei seguaci leninisti voglio dire la mia. Non
m’interessa un tubo di quello che combinano gli amanti della
mortadella, ma vorrei proprio sapere che fine hanno fatto tutti quei
milioni di euro razzolati tra i militanti con lo straordinario obolo
imposto per non meglio precisate spese organizzative. E’ da
sempre risaputo che a sinistra sono tutti appassionatamente
volontari. Che tutti i militanti danno spontaneamente masserizie
e altro per organizzare i gozzovigli di massa tipici della fauna da
birra e salsiccia. Sempre i comici tribuni schiamazzano alle
adunate oceaniche che il popolo deve essere sollevato dal lavoro,
tasse e ogni altra spesa superflua, a eccezione s’intendono le
sigarette e il vino in fiasca. Bene, premesso questo, mi chiedo
con che coraggio e faccia tosta si chiede ai poveri votanti di pagare
minimo due euro per scegliere il candidato premier del centro
sinistra? Se mai mi chiedessero di dare il mio parere, esigerei
che i richiedenti mi pagassero, perché è ridicolo pagare per
scegliere chi non farà nulla di buono per un lustro per la modica
cifra di sedici mila euro al mese, e questo solo per i miserandi
plebei dell’emiciclo, perché ai notabili daremo con le nostre
fatiche quotidiane molto di più. Pagare per scegliere il nome
di chi ci raggirerà per anni, è straordinariamente tipico
dell’italiano medio con intelletto pari a zero, ma forse con
l’avvicinarsi del fatidico 21 dicembre 2012, la benevola cometa
annunciata dai maya piomberà sulla nostra penisola p8onendo
finalmente fine a tutto. Amen!