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1 ottobre 2019

Giornalisti


















Giornalisti e stupidità sono facce della stessa medaglia! Nel triste panorama giornalistico italiano, ritengo che i veri giornlisti vanno contati sulle dita di una sola mano. Ovunque leggo, vedo tristezza narrativa e banalità a profusione. Oramai per diventare giornalisti di professione, è richiesto essere amico degli amici oppure avere un diploma in lingua mobile. Che pena! Il giornalismo fai da te troneggia ovunque, tanto che semplici ragionieri alla Fantozzi da anni bofonchiano addirittura su testate nazionali. Mi chiedo spesso come sia possibile tutto ciò? Il buon Indro si agiterà nel sarcofago in presenza di tale scempio della nobile arte giornalistica. Sapete il perchè tutti i giornali hanno la rubrica della posta dei lettori? Per copiare notizie, testi, approfondimenti e altro, per poi pubblicarli a nome dei propri giornalisti per uscirne belli e bravi con il popolino ignorante. Le mie fonti interne a tante testate, mi danno che otto segnalazioni su dieci dei lettori non vengono pubblicate, perchè si preferisce appropriarsene e risparmiare tempo e fatica. Oltre che incapaci, certi giornalisti sono dei fannulloni buoni a nulla, e trovo assurdo che la quasi totalità ha stipendi e benefit alla pari di astrofisifi e scienziati. Roba da matti! Nei giornali da tempo l'unica rubrica nella quale i giornalisti forse non commettono errori è l'angolo necrologico, anche se di tanto in tanto pure da quelle parti la vena del somaro emerge trionfante. Nei caotici dibattiti televisivi i giornalisti sono il prezzemolino più gettonato, e infatti il loro inconfondibile raglio fa divertire il pubblico e aumentare le entrate pubblicitarie. Almeno queste creature fanno girare l'economia! Corre voce che nel cervello dei giornalisti, c'è un solo neurone che gioca a tennis tra un emisfero e l'altro! Questa diceria l'ho raccolta nella locanda del mio villaggio, quindi temo che sia tutto vero, anche per il fatto che l'oratore è una persona assolutamente degna di fiducia. Basta avere due soldi oppure uno stupido mecenate, che subito anche i più somarelli trovano spazio nel mondo giornalistico italiano. I giornalisti hanno bisogno di una persona che corregge gli articoli, perchè a tanti la grammatica proprio non va a genio. Usano termini arzigolati e strampalati per darsi una nomea dotta! Per dire un fatto scrivono un poema, e infatti a metà pezzo i lettori desistono e leggono la pubblicità di stufe a legna che risulta più gradevole. Altra peculiarità che vantano i giornalisti, è il classico braccino corto e la sublime arte dello scrocconaggio senza limiti. Mai visto un giornalista con una banconota in mano, ne tanto meno delle monetine! Il motto dei giornalisti è: A disposizione! Da tempo ho depennato dalla mia pur breve agenda ogni cratura che di professione fa il giornalita, e per prudenza ho sparso l'ignobile scusa di non essere reperibile per motivi di sicurezza nazionale. Ho pure cambiato residenza e tutti i contatti personali per sfuggire a nuove visite che di solito erano all'ora della mensa. Mi chiedo quante volte una persona deve abbuffarsi all'altrui mensa, per provare almeno a pensare di ricambiare? L'unica persona che conoscevo che ha sempre ricambiato faceva il carpentiere e non certo il giornalista! Il tempo passa e fortunatamente si porta via tutto, il bello come il brutto. Chiunque scrive commette errori, tant'è che pure il mio avo Omero li faceva, ma solo i giornalisti commettono errori nello scritto per poi fare passare per analfabeti i loro temerari lettori dimoranti in prevalenza nel braccio psichiatrico. Praticamente sui giornalisti non trovo lo spunto per scrivere qualcosa di sensato, perchè da tempo preferisco leggere qua e la i post di persone che lo fanno per il solo gusto di scrivere.